Avere un sorriso splendente è un desiderio comune; tuttavia, il passare del tempo, il fumo, il caffè e altri alimenti possono alterare il colore dei nostri denti, rendendoli più scuri o ingialliti. Lo sbiancamento dentale professionale è la soluzione più efficace e sicura proposta dai professionisti del Centro ROA di Catania per ridare luminosità al tuo sorriso, offrendo risultati visibili e duraturi che i semplici prodotti da banco non possono garantire.
Cos’è lo sbiancamento dentale professionale?
Lo sbiancamento dentale professionale è una procedura estetica odontoiatrica che utilizza agenti sbiancanti a base di perossido di idrogeno o perossido di carbammide per schiarire il colore dei denti. Questi agenti, applicati in alta concentrazione e sotto la supervisione di un dentista, penetrano nella struttura porosa dello smalto e della dentina, ossidando le molecole responsabili delle discromie e rendendo il dente più chiaro.
È fondamentale distinguere questa procedura da altre soluzioni fai-da-te:
- sbiancamento professionale: viene eseguito in studio o con kit supervisionati dal dentista. Gli agenti sbiancanti utilizzati hanno una concentrazione molto più alta rispetto ai prodotti da banco, garantendo risultati più rapidi, più efficaci e più sicuri, poiché il trattamento è personalizzato e monitorato;
- prodotti da banco: strisce, dentifrici o gel venduti in farmacia o al supermercato. Contengono agenti sbiancanti a basse concentrazioni (spesso insufficienti per un risultato significativo) e la loro efficacia è limitata alla superficie esterna del dente. Possono causare danni se usati in modo improprio, senza un’adeguata valutazione da parte di un professionista.
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Perché i denti si macchiano?
La discromia dentale, cioè l’alterazione del colore dei denti, può avere cause diverse, che si dividono principalmente in due categorie: macchie estrinseche e macchie intrinseche.
- le macchie estrinseche sono quelle che si formano sulla superficie esterna dello smalto; sono le più comuni, oltre che il risultato delle nostre abitudini quotidiane. Le cause principali includono il consumo regolare di caffè, tè, vino rosso, bevande gassate e colorate e alcuni alimenti come frutti di bosco e spezie. Il tabacco, sia da fumare che da masticare, è un’altra causa significativa, poiché le sostanze in esso contenute si depositano sullo smalto, creando una patina giallastra o marrone difficile da rimuovere con la semplice igiene orale;
- le macchie intrinseche, invece, si verificano all’interno della struttura del dente, nella dentina; sono più complesse da trattare e non possono essere eliminate con una semplice pulizia. Le cause possono essere: l’uso di alcuni farmaci, come le tetracicline assunte durante l’infanzia, che possono causare una colorazione permanente; l’invecchiamento, poiché lo smalto si assottiglia, rivelando la dentina sottostante che è naturalmente più gialla; traumi al dente, che possono causare un’emorragia interna e una colorazione scura; la genetica, che determina il colore di base del dente.
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Quando è necessario sbiancare i denti?
Decidere di sottoporsi a uno sbiancamento dentale è una scelta che unisce motivazioni estetiche e cliniche. In molti casi, la richiesta nasce dal desiderio di migliorare l’aspetto del proprio sorriso, ma ci sono anche situazioni specifiche in cui il trattamento è particolarmente indicato per correggere problemi di discromia. In particolare, è la soluzione ideale per:
- migliorare l’estetica generale del sorriso: se i tuoi denti sono diventati più gialli o scuri a causa dell’invecchiamento, del fumo o del consumo di cibi e bevande, lo sbiancamento professionale può restituire loro un aspetto luminoso e sano, aumentando la tua autostima;
- correggere discromie superficiali: il trattamento è estremamente efficace per le macchie estrinseche, causate da fattori esterni, che non possono essere eliminate con la sola igiene orale.
Ci sono, tuttavia, dei casi in cui lo sbiancamento potrebbe non essere la soluzione più adatta o richiedere un approccio combinato. Per esempio, se hai restauri antiestetici come vecchie otturazioni in amalgama o corone non più adatte, lo sbiancamento non agirà su questi materiali. In questi casi, il dentista potrebbe suggerire di sostituire i restauri una volta terminato il trattamento. Lo sbiancamento tradizionale non è efficace neanche sui denti non vitali (devitalizzati), che richiedono un trattamento specifico chiamato sbiancamento interno.
Quando rimandare lo sbiancamento
Anche se lo sbiancamento dentale è una procedura sicura, ci sono alcune condizioni che ne sconsigliano l’esecuzione immediata:
- gravidanza e allattamento: per precauzione, si sconsiglia il trattamento durante questi periodi;
- età inferiore a 14 anni: a questa età, i denti potrebbero non aver completato il loro sviluppo;
- carie non trattate, gengive infiammate o malattie parodontali: è fondamentale risolvere qualsiasi problema di salute orale prima di procedere con lo sbiancamento per garantire il successo e la sicurezza del trattamento.
Sbiancamento professionale dei denti: le valutazioni preliminari
Prima di procedere con qualsiasi trattamento sbiancante, i dentisti del Centro ROA eseguono una serie di valutazioni preliminari, fondamentali per garantire la sicurezza del paziente e il successo del trattamento e assicurare che il risultato sia uniforme e duraturo.
Il percorso inizia con una visita clinica approfondita: il dentista esamina la salute generale di denti e gengive e individua eventuali carie non trattate, vecchie otturazioni danneggiate, malattie parodontali o altre problematiche che potrebbero compromettere l’efficacia o la sicurezza del trattamento.
Subito dopo, si procede con un’igiene orale professionale, dato che non è possibile sbiancare i denti con placca o tartaro accumulati sulla loro superficie. La pulizia (detartrasi) rimuove tutti i depositi e le macchie estrinseche, permettendo al gel sbiancante di agire in modo uniforme su ogni dente e di raggiungere la sua massima efficacia. È un passaggio indispensabile per preparare correttamente la bocca al trattamento.
In alcuni casi, il dentista potrebbe richiedere un esame radiografico per ottenere una visione più completa della salute interna dei denti e dell’osso; questo serve a escludere infezioni o altri problemi che potrebbero causare sensibilità o altre complicanze durante lo sbiancamento.
Viene eseguita anche un’attenta valutazione di otturazioni e protesi, poiché il gel sbiancante non ha alcun effetto sui materiali da restauro come ceramica o composito. Se, quindi, hai delle otturazioni o delle corone sui denti anteriori, sappi che queste non cambieranno colore e potrebbe essere necessario sostituirle al termine del trattamento per abbinarle al nuovo colore dei tuoi denti.
Infine, si valuta la predisposizione alla sensibilità dentale. Se ne soffri già, il dentista può consigliarti dei prodotti desensibilizzanti da usare prima del trattamento, oppure optare per una formula sbiancante a minore concentrazione, per rendere l’esperienza più confortevole.
Tipologie di sbiancamento dentale professionale
Lo sbiancamento dentale professionale offre diverse procedure, ciascuna con le sue caratteristiche, da scegliere in base al grado di ingiallimento dei denti, allo stile di vita e al risultato che si desidera ottenere. Ecco le principali:
Sbiancamento in studio (Power Bleaching)
La soluzione più rapida ed efficace. Il dentista applica un gel sbiancante ad alta concentrazione (tipicamente al 35-40% di perossido di idrogeno) sui denti e, per accelerare il processo, il gel viene attivato da una fonte luminosa, come una lampada a luce LED o al plasma.
- durata della seduta: dai 45 ai 60 minuti;
- vantaggi: risultati immediati e significativi in una sola seduta. Il trattamento è completamente controllato dal dentista, garantendo sicurezza ed evitando danni a gengive e tessuti molli;
- limiti: può causare una sensibilità temporanea dopo la seduta. La concentrazione elevata lo rende un trattamento esclusivamente professionale.
Sbiancamento domiciliare supervisionato
Il dentista crea delle mascherine in silicone personalizzate sulla base delle tue impronte dentali. A casa, dovrai applicare un gel sbiancante a bassa concentrazione (10-22% di perossido di carbammide) all’interno delle mascherine e indossarle per alcune ore al giorno o durante la notte.
- durata del trattamento: aaria da 1 a 4 settimane, a seconda del grado di sbiancamento desiderato;
- vantaggi: permette di ottenere un risultato graduale e di personalizzare il livello di sbiancamento. Poiché si usano concentrazioni più basse, la sensibilità post-trattamento è ridotta;
- limiti: i risultati non sono immediati e richiedono un impegno costante da parte tua.
Sbiancamento combinato (misto):
Questa opzione unisce i vantaggi delle tecniche precedenti: inizia con una seduta di Power Bleaching in studio per ottenere un risultato iniziale rapido e prosegue a casa con le mascherine e il gel a bassa concentrazione per perfezionare e consolidare il risultato.
- durata del trattamento: una seduta in studio + 1-2 settimane a casa;
- vantaggi: massimizza l’efficacia e la durata del risultato e offre un ottimo compromesso tra rapidità e controllo graduale del processo;
- limiti: è l’opzione più costosa e richiede un maggior impegno sia in studio che a casa.
Come avviene lo sbiancamento in studio (procedura step-by-step)
La procedura di sbiancamento dentale professionale in studio, nota anche come Power Bleaching, è un processo semplice e indolore. Si svolge in circa un’ora e ti permette di vedere la differenza già al termine della seduta. Ecco i passaggi principali:
- accoglienza e preparazione: dopo aver verificato la tua storia clinica e la salute della tua bocca, l’igienista o il dentista ti accoglierà e ti fornirà degli occhiali protettivi per proteggere i tuoi occhi dalla luce della lampada;
- isolamento gengivale: per proteggere i tessuti molli (gengive e labbra) dal gel sbiancante ad alta concentrazione, viene applicata una barriera protettiva o una diga liquida;
- applicazione del gel sbiancante: il gel a base di perossido di idrogeno viene applicato con cura sulla superficie anteriore dei denti, evitando il contatto con le gengive;
- attivazione e tempo di posa: a seconda del protocollo, il gel può essere attivato con una lampada a luce LED o al plasma. La luce accelera il processo di ossidazione, permettendo al gel di agire più in profondità. Il tempo di posa varia, ma in genere si divide in cicli di 15-20 minuti;
- rimozione e controllo: al termine del tempo di posa, il gel viene rimosso con cura. Si valuta il grado di sbiancamento raggiunto e si decide se procedere con un’ulteriore applicazione o se il risultato è soddisfacente;
- applicazione di un gel desensibilizzante: per ridurre la sensibilità post-trattamento, può essere applicato un gel al fluoro o al nitrato di potassio;
- risultato finale: a questo punto, potrai ammirare il tuo nuovo sorriso più bianco e luminoso. L’effetto è immediato, ma il risultato si stabilizzerà nelle 24-48 ore successive.
Lo sbiancamento dentale fa male? Rovina i denti?
Molti si chiedono se lo sbiancamento dentale faccia male o rovini i denti. È un timore comune, ma è importante sfatare i miti con informazioni chiare e precise.
La sensibilità è un sintomo temporaneo, non un danno permanente.
La sensazione di sensibilità è la preoccupazione principale per chi si avvicina allo sbiancamento. È vero che il trattamento può causare una sensibilità temporanea al caldo e al freddo, ma ciò accade perché i gel sbiancanti, a base di perossido di idrogeno o perossido di carbammide, agiscono aprendo i pori dello smalto per penetrare nella dentina e agire sulle macchie.
L’esposizione della dentina può momentaneamente stimolare le terminazioni nervose, causando una sensazione di fastidio, ma si tratta di un sintomo transitorio, tanto che la sensibilità tende a scomparire in poche ore o al massimo in 1-2 giorni dopo la seduta, man mano che i pori dello smalto si richiudono e il dente si reidrata. Il dentista può consigliare l’uso di gel desensibilizzanti o dentifrici specifici per alleviare il disagio.
Lo sbiancamento professionale non rovina i denti.
A differenza di quello che si pensa, lo sbiancamento professionale, se eseguito da un esperto, non danneggia la struttura dei denti. I gel sbiancanti non alterano, erodono o indeboliscono lo smalto, poiché il loro meccanismo d’azione si basa sulla reazione di ossidazione che scinde le molecole colorate, rendendole più chiare. Lo smalto non subisce alcuna modifica strutturale permanente; al contrario, i prodotti sbiancanti da banco, se usati in modo improprio o per un periodo prolungato, possono creare danni, dato che spesso non sono personalizzati e non tengono conto della salute orale individuale.
Effetti collaterali, controindicazioni e sicurezza
Lo sbiancamento dentale professionale è una procedura sicura e ampiamente testata ma, come ogni trattamento, può avere degli effetti collaterali temporanei e presenta alcune controindicazioni. Gli effetti collaterali che possono manifestarsi sono generalmente lievi e transitori:
- sensibilità dentale: è l’effetto collaterale più comune. Il dente può diventare temporaneamente più sensibile al caldo, al freddo o agli zuccheri e questo accade perché i pori dello smalto si aprono per permettere al gel sbiancante di agire in profondità. La sensibilità scompare in genere entro poche ore o al massimo in 1-2 giorni;
- irritazione gengivale: se il gel sbiancante entra in contatto con le gengive, può causare una lieve irritazione o bruciore. Tuttavia, il rischio è quasi nullo con un trattamento professionale, grazie all’uso di barriere protettive che isolano completamente i tessuti molli.
Esistono, poi, alcune condizioni che rendono sconsigliabile o vietato lo sbiancamento:
- controindicazioni assolute: non bisogna mai sottoporsi allo sbiancamento se si è in stato di gravidanza o allattamento, per precauzione. Inoltre, una rara, ma grave, controindicazione è l’allergia ai perossidi, i principi attivi dei gel sbiancanti;
- controindicazioni relative: in questi casi, il trattamento va rimandato o gestito con cautela. Riguardano pazienti con carie non trattate, otturazioni non sigillate, gengive infiammate (gengivite) o malattia parodontale. Prima di procedere con lo sbiancamento, è indispensabile curare queste problematiche per evitare rischi e garantire l’efficacia del trattamento. Infine, non si esegue lo sbiancamento su bambini e adolescenti al di sotto dei 14 anni, perché i loro denti non hanno ancora completato lo sviluppo.
In tutto ciò, la sicurezza del paziente è la priorità assoluta di un trattamento professionale. A differenza dei prodotti da banco, che non offrono garanzie, lo sbiancamento in studio si basa su un protocollo rigido e controllato:
- valutazione preliminare: il dentista esegue una visita approfondita per identificare controindicazioni e rischi;
- monitoraggio costante: durante la seduta, il professionista monitora ogni fase del trattamento, dalla protezione dei tessuti molli alla corretta applicazione del gel;
- prodotti certificati: vengono usati solo prodotti sbiancanti e attrezzature che rispettano gli standard di sicurezza e qualità imposti dalle normative europee.
Questa attenzione ai dettagli e la professionalità del dentista assicurano che lo sbiancamento avvenga in un ambiente sicuro, minimizzando i rischi e garantendo la salute del tuo sorriso.
Quanto dura lo sbiancamento dei denti?
Una delle domande più frequenti dopo uno sbiancamento dentale professionale riguarda la durata dei risultati. La verità è che non esiste una tempistica fissa, poiché l’effetto non è permanente e dipende da molti fattori. Tuttavia, è possibile fornire un’aspettativa realistica: in media, il bianco e la luminosità del sorriso possono durare da diversi mesi fino a 1-2 anni.
La longevità dei risultati è influenzata principalmente da:
- igiene orale: mantenere una scrupolosa igiene orale quotidiana è il fattore più importante. Spazzolare i denti almeno due volte al giorno e usare regolarmente il filo interdentale aiuta a prevenire la formazione di nuove macchie;
- alimentazione: l’effetto dello sbiancamento svanisce più rapidamente se si consumano regolarmente caffè, tè, vino rosso, bevande colorate e cibi che macchiano (come frutti di bosco o salse). Ridurre il consumo di questi alimenti aiuta a mantenere il colore più a lungo;
- fumo: il fumo è uno dei principali nemici di un sorriso bianco. Le sostanze contenute nel tabacco si depositano rapidamente sullo smalto, rendendo necessario un ritrattamento più frequente;
- controlli periodici: le sedute di igiene professionale e i controlli dal dentista, consigliati ogni 6-12 mesi, sono fondamentali. Durante questi appuntamenti, il dentista può effettuare una “manutenzione” del colore, riattivando e consolidando il risultato nel tempo con brevi trattamenti di richiamo.
Cosa non fare dopo lo sbiancamento dei denti?
Per massimizzare la durata del nuovo sorriso luminoso, è fondamentale seguire alcune semplici regole subito dopo il trattamento. Le prime 24-48 ore, note come la “zona bianca”, sono le più delicate: in questo periodo, infatti, i pori dello smalto sono ancora aperti e più sensibili all’assorbimento di pigmenti. Ecco una lista pratica di ciò che dovresti evitare:
- cibi e bevande coloranti: sospendi il consumo di caffè, tè, vino rosso, cola, succhi di frutta scuri, cioccolato, salse a base di pomodoro, salsa di soia, aceto balsamico, frutti di bosco e spezie come curry o curcuma. Opta, invece, per cibi e bevande a base d’acqua, come pollo, riso, latte, banane e patate;
- fumo: il fumo di sigaretta è il principale nemico di un sorriso bianco, poiché le sostanze chimiche del tabacco si depositano rapidamente sullo smalto. Evita di fumare per almeno 48 ore;
- alcuni collutori: in particolare quelli che contengono clorexidina o altri coloranti che potrebbero macchiare i denti subito dopo lo sbiancamento;
- cibi acidi o molto freddi: potrebbero aumentare la sensibilità temporanea.
Differenza tra sbiancamento e pulizia dei denti
Spesso si confondono lo sbiancamento dentale e la pulizia dei denti, ma si tratta di due procedure completamente diverse e con obiettivi specifici:
- la pulizia dentale (o detartrasi) è un trattamento di igiene orale professionale che rimuove placca, tartaro e macchie superficiali causate da fumo o alimenti. La pulizia non ha lo scopo di modificare il colore intrinseco del dente, ma di riportarlo al suo colore naturale, eliminando le macchie esterne. È un passo fondamentale per la salute delle gengive e per prevenire carie e parodontite;
- lo sbiancamento dentale, al contrario, è una procedura estetica che utilizza agenti chimici (perossido di idrogeno o carbammide) per schiarire il colore della dentina, agendo sulle molecole di pigmento che si trovano all’interno del dente. In altre parole, lo sbiancamento va oltre la superficie per modificare il colore di base dei denti.
È importante notare che una pulizia professionale è sempre necessaria prima di uno sbiancamento, in quanto prepara i denti, rimuovendo il tartaro e le macchie che impedirebbero al gel sbiancante di agire in modo uniforme.
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Il Dott. Giuseppe Galvagna è un esperto odontoiatra e chirurgo specializzato presso il Centro ROA, con una carriera caratterizzata dalla ricerca dell’eccellenza nella salute orale. La sua formazione accademica in implantologia e anatomia, unita a un Master in Chirurgia Guidata, evidenzia il suo impegno nell’aggiornamento continuo. Come Deputy Regent dell’ICD per la Sicilia, si impegna per gli standard più elevati in odontoiatria. Con una pratica professionale dal 1999 a Catania, offre una gamma completa di servizi odontoiatrici con un focus sull’etica e la qualità. Il Centro ROA, uno dei più importanti in Italia ed Europa, riflette l’impegno del Dott. Galvagna per la salute orale attraverso cure di alta qualità e moderna igiene.