La rottura o la scheggiatura di un dente, spesso causate da un trauma o da una masticazione errata, sono eventi che non vanno mai sottovalutati; al contrario, richiedono un intervento immediato per scongiurare complicanze come infezioni e perdita del dente. La ricostruzione del dente rotto è un processo che va oltre il recupero estetico; è fondamentale per ripristinare la corretta funzione masticatoria e proteggere le strutture dentali interne. Le opzioni terapeutiche sono molteplici e vengono scelte dai professionisti del Centro ROA di Catania in base alla gravità della frattura e alla salute del nervo.
Cosa fare immediatamente se si rompe un dente
La rapidità dell’intervento nelle prime ore è fondamentale. Se un dente si rompe, la prima azione da compiere è cercare di recuperare tutti i frammenti del dente, che vanno sciacquati delicatamente (senza spazzolarli) e conservati in un ambiente umido (l’ideale è il latte o una soluzione fisiologica sterile).
Successivamente, si deve sciacquare la bocca con acqua tiepida per pulire l’area. Se si avverte dolore, è possibile applicare un impacco freddo all’esterno della guancia e assumere un analgesico da banco. Al contempo, è essenziale evitare ogni stress masticatorio sul dente lesionato.
L’azione più importante è contattare immediatamente lo studio dentistico per un appuntamento d’urgenza. Se il trauma ha causato un’avulsione (il dente è uscito completamente dall’alveolo) o un forte sanguinamento con dolore acuto, è necessario recarsi subito dal dentista. La tempestività aumenta le probabilità di successo, specialmente nel reimpianto dei denti avulsi.
Tipologie di frattura dentale (classificazione e gravità)
La gravità della lesione dentale è classificata in base ai tessuti coinvolti e determina il successivo percorso di cura.
La forma più superficiale è la scheggiatura o la frattura dello smalto, che interessa solo lo strato più esterno e duro; di solito non è dolorosa, ma può creare ipersensibilità. Più grave, invece, è la frattura dello smalto e della dentina, che espone lo strato sensibile sottostante, causando ipersensibilità al caldo e al freddo.
Quando, poi, la frattura è profonda e raggiunge la camera pulpare, si parla di frattura con esposizione pulpare: il dolore è acuto e persistente e si rende necessario un intervento endodontico immediato. La frattura radicolare, infine, è la più seria; se la rottura interessa la radice in profondità e in modo verticale, spesso il dente non è recuperabile. L’avulsione è, invece, la fuoriuscita completa del dente dall’alveolo.
Come si ricostruisce un dente rotto?
Le opzioni di ricostruzione variano dalla tecnica più conservativa a quella protesica complessa, a seconda dell’entità del danno. Le principali, adottate presso il Centro ROA di Catania, sono le seguenti:
- otturazione in composito: utilizzata per scheggiature e piccole fratture, ripristina il dente direttamente in studio con resine estetiche;
- intarsio/onlay: restauri indiretti, realizzati in laboratorio (ceramica o composito), usati per fratture estese che conservano ancora buona parte della struttura dentale;
- corona protesica: una sorta di “cappuccio” che copre interamente il dente residuo, necessaria in caso di grande perdita di struttura o su denti devitalizzati;
- faccetta: sottile lamina estetica cementata sulla superficie frontale, indicata principalmente per restauri estetici anteriori di frammenti visibili;
- ricostruzione con perno e corona: utilizzata per denti devitalizzati che hanno perso gran parte della struttura, dove il perno fornisce l’ancoraggio necessario alla corona;
- estrazione e impianto/protesi: scelta necessaria solo se la frattura è irrecuperabile (in caso, per esempio, di frattura radicolare verticale), sostituendo il dente perso con un impianto dentale o un ponte protesico.
Ricostruzione con otturazione in composito
La ricostruzione con otturazione in composito è la soluzione standard per i danni minori. Questa tecnica sfrutta materiali estetici a base di resine che aderiscono chimicamente alla struttura dentale.
La procedura è rapida, risolvibile in una singola seduta: dopo l’isolamento del dente, il dentista applica un sistema adesivo (bonding), per poi stratificare la resina composita. Il materiale viene modellato per replicare la forma e l’anatomia originale del dente e polimerizzato con una luce speciale. Questa tecnica è altamente conservativa, permette un’eccellente integrazione estetica e garantisce un buon recupero funzionale per i piccoli frammenti.
Intarsi/onlay: indicazioni e vantaggi
Gli intarsi (o inlay/onlay) rappresentano una via di mezzo tra l’otturazione e la corona e sono la scelta ideale per le fratture maggiori che coinvolgono gran parte della superficie masticatoria, ma consentono di evitare di limare eccessivamente il dente per fare una corona.
L’intarsio viene realizzato in laboratorio (o con sistemi CAD/CAM) in ceramica o composito indurito, e poi cementato. Il principale vantaggio è la precisione anatomica superiore e la maggiore resistenza all’usura rispetto a un’otturazione diretta, garantendo una sigillatura ottimale e una durata eccellente. I processi digitali moderni (come lo scanner intraorale) rendono questa procedura estremamente precisa e sicura.
Corone e ricostruzioni con perno
La corona protesica è indicata in presenza di una grande perdita di struttura o quando il dente è già devitalizzato, quindi più fragile e bisognoso di essere “protetto” con una corona per evitare fratture verticali.
Se il dente devitalizzato ha perso la sua corona naturale, è necessario prima costruire un sostegno, che avviene inserendo un perno endocanalare (spesso in fibra di vetro) all’interno della radice. Il perno funge da ancoraggio per ricostruire il moncone, sul quale verrà poi cementata la corona definitiva. Le tempistiche per una corona richiedono almeno due o tre sedute, per la preparazione, l’impronta e la cementazione finale, mentre la devitalizzazione è il passaggio preliminare se è stata coinvolta anche la polpa.
Faccette estetiche e soluzioni estetiche per frammenti visibili
Le faccette estetiche sono sottili gusci in ceramica, prevalentemente utilizzati sui denti anteriori, il cui ruolo nella ricostruzione è prevalentemente estetico; sono impiegate, infatti, per camuffare o correggere i danni superficiali e i frammenti visibili su denti che non necessitano di una corona per motivi strutturali.
Le faccette garantiscono un risultato di massima stabilità cromatica e una finitura superficiale impeccabile e sono particolarmente indicate quando il restauro in semplice composito non assicura un’integrazione estetica sufficiente. La durata media è eccellente, spesso oltre i dieci anni, e la preparazione del dente è minimamente invasiva e preserva al massimo lo smalto.
Quando è necessaria l’endodonzia
La terapia endodontica (devitalizzazione) è necessaria ogni qualvolta la frattura dentale abbia determinato il coinvolgimento irreversibile della polpa o la sua esposizione.
I segnali che richiedono l’endodonzia includono: dolore spontaneo e molto intenso che persiste anche dopo la rimozione dello stimolo; sensibilità prolungata al caldo o al freddo; la presenza di segni di necrosi pulpar; ascesso radiograficamente visibile. In questi casi, la terapia endodontica è un passaggio obbligato per rimuovere il tessuto infetto, decontaminare i canali radicolari e sigillarli, in modo da proteggere il dente da infezioni future e prepararlo per la ricostruzione.
Materiali utilizzati per la ricostruzione
La selezione dei materiali è fondamentale per garantire longevità, funzionalità ed estetica del restauro. I principali sono:
- resine composite, materiali adesivi estetici per restauri diretti;
- ceramiche, che offrono massima estetica e resistenza. Si distinguono le ceramiche feldspatiche e il disilicato di litio per corone e faccette anteriori, e la zirconia, una ceramica ad altissima resistenza, usata per corone e ponti nelle aree posteriori;
- vetroionomeri, materiali con rilascio di fluoro, utilizzati prevalentemente in contesti pediatrici o come restauri temporanei.
- leghe metalliche, utilizzate per la costruzione di alcune protesi o per i perni endocanalari prefabbricati.
Quante sedute servono e tempistiche di recupero
Le tempistiche di trattamento variano notevolmente in base alla complessità e alle specifiche esigenze del paziente. In linea di massima:
- l’otturazione/la scheggiatura richiedono una sola seduta con un recupero immediato;
- l’intarsio/la corona richiedono da due a tre sedute, che includono la preparazione, l’impronta e la cementazione finale. Il tempo tra le sedute, necessario per la lavorazione in laboratorio, è di circa una o due settimane;
- la ricostruzione con endodonzia e corona può richiedere multipli appuntamenti (fino a cinque, includendo endodonzia, perno e corona), estendendo il tempo totale a circa 3-4 settimane;
- l’implantologia è l’opzione più lunga. Il percorso si estende su molti mesi e include l’estrazione, il tempo di guarigione ossea e l’osteointegrazione dell’impianto (dai 6 ai 9 mesi totali).
Le restrizioni masticatorie sono necessarie sui restauri provvisori e si consiglia di evitare cibi estremamente duri o gommosi per i primi giorni successivi alla cementazione del restauro definitivo.
Cosa succede se non si cura un dente rotto
Trascurare un dente rotto, anche se apparentemente il danno è lieve, comporta gravi rischi. L’esposizione della dentina o della polpa crea un punto vulnerabile all’attacco batterico, portando a una carie rapida e aggressiva. A lungo termine, l’infezione può raggiungere la polpa, causando infezione endodontica e la formazione di un ascesso, che richiede un trattamento d’urgenza.
Un dente non ricostruito è, inoltre, strutturalmente più debole, il che aumenta il rischio di fratture aggiuntive che possono renderlo irrecuperabile e portare alla sua perdita. Inoltre, la frattura altera la funzionalità masticatoria e, se grave, può compromettere l’equilibrio dell’intera occlusione.
Ricostruzione dente rotto nei bambini e adolescenti
L’approccio alla frattura dentale nei bambini e negli adolescenti è differente a causa della presenza di denti decidui e permanenti in crescita. Nei denti decidui, l’obiettivo è conservare il dente fino alla sua permuta naturale; nei denti permanenti, la priorità assoluta è la vitalità pulpare e il completamento della formazione radicolare (apice non ancora chiuso).
L’urgenza pediatrica è fondamentale per intervenire sulla polpa esposta con procedure conservative (incappucciamento pulpare) volte a salvare il nervo. Si prediligono sempre soluzioni il più possibile conservative, tenendo conto delle implicazioni della crescita cranio-facciale, che potrebbero richiedere la sostituzione dei restauri in futuro per adattarsi ai cambiamenti della bocca.
Perché scegliere il Centro R.O.A.
La gestione del dente rotto, dalla diagnosi d’urgenza alla ricostruzione finale, richiede la massima competenza specialistica. Il Centro R.O.A. a Catania è un’eccellenza in questo campo:
con oltre 30 anni di esperienza, il nostro centro garantisce un trattamento multidisciplinare avanzato. Il nostro team è formato da specialisti in endodonzia, protesi e odontoiatria pediatrica, tutti con specializzazioni internazionali, in grado di gestire ogni caso, anche il più complesso.
Utilizziamo tecnologie all’avanguardia, come i sistemi di scansione intraorale per impronte digitali e la CBCT (TAC 3D) per la valutazione precisa delle fratture radicolari, e offriamo la sicurezza di un protocollo rigoroso, che mira non solo a riparare il danno, ma a garantire la longevità e l’estetica del sorriso.
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Il Dott. Giuseppe Galvagna è un esperto odontoiatra e chirurgo specializzato presso il Centro ROA, con una carriera caratterizzata dalla ricerca dell’eccellenza nella salute orale. La sua formazione accademica in implantologia e anatomia, unita a un Master in Chirurgia Guidata, evidenzia il suo impegno nell’aggiornamento continuo. Come Deputy Regent dell’ICD per la Sicilia, si impegna per gli standard più elevati in odontoiatria. Con una pratica professionale dal 1999 a Catania, offre una gamma completa di servizi odontoiatrici con un focus sull’etica e la qualità. Il Centro ROA, uno dei più importanti in Italia ed Europa, riflette l’impegno del Dott. Galvagna per la salute orale attraverso cure di alta qualità e moderna igiene.