Iperplasia gengivale: sintomi, cause e trattamenti efficaci

Iperplasia gengivale

Per ottenere e mantenere il massimo benessere orale è molto importante prestare attenzione alla salute delle gengive. In particolare, può capitare che i tessuti gengivali aumentino di volume: si tratta di una condizione nota come iperplasia gengivale, un ingrossamento anomalo che può compromettere sia funzionalità che l’estetica del sorriso.

Vediamo più nel dettaglio cos’è l’iperplasia, le sue cause, i sintomi, i metodi diagnostici e i trattamenti efficaci proposti dai professionisti del Centro ROA di Catania per ripristinare la salute gengivale.

Cos’è l’iperplasia gengivale

L’iperplasia gengivale consiste in un aumento volumetrico del tessuto gengivale. Nonostante il termine sia spesso usato come sinonimo di ipertrofia (cioè aumento delle dimensioni cellulari), l’iperplasia si riferisce specificamente all’aumento del numero di cellule che, a sua volta, porta all’ingrossamento del tessuto. Questo può variare da un lieve gonfiore a una crescita marcata che copre i denti, influenzando occlusione e igiene.

Più nello specifico, l’iperplasia gengivale può essere di natura:

  • infiammatoria, cioè causata principalmente da placca e tartaro;
  • fibrotica, caratterizzata cioè da un aumento del tessuto connettivo fibroso, il che le gengive più sode. Può derivare da infiammazione cronica o da altre cause;
  • mista, cioè una combinazione di entrambe le forme.

L’iperplasia gengivale può, inoltre, interessare aree localizzate o essere diffusa; proprio per questo, una diagnosi accurata è indispensabile per identificarne la causa e impostare un trattamento mirato.

Cause dell’iperplasia gengivale

L’ingrossamento gengivale è spesso multifattoriale, quindi deriva dall’interazione di diversi elementi; tuttavia, capirne le cause è fondamentale per individuare un trattamento efficace. Tra le principali rientrano:

  • scarsa igiene orale e placca batterica cronica, le cause più comuni. L’accumulo di placca e tartaro innesca un’infiammazione cronica delle gengive, che rispondono aumentando il loro volume;
  • cause ormonali, come quelle in gravidanza (gengivite gravidica) o durante la pubertà, possono rendere le gengive più suscettibili all’infiammazione e all’ingrossamento, anche a fronte di una scarsa quantità di placca;
  • patologie sistemiche, come la leucemia, che possono portare a un ingrossamento diffuso e un sanguinante delle gengive dovuto all’infiltrazione di cellule leucemiche;
  • fattori genetici, come nell’iperplasia gengivale ereditaria fibromatosa, che determinano una crescita eccessiva e generalizzata dei tessuti gengivali.

L’identificazione precisa della causa o delle cause sottostanti, tramite un’accurata anamnesi medica e una visita clinica, è un passaggio imprescindibile per un piano di trattamento mirato.

Iperplasia gengivale indotta da farmaci

Una delle forme più comuni di iperplasia gengivale è quella indotta dall’assunzione a lungo termine di specifici farmaci sistemici. I principali gruppi farmacologici responsabili sono:

  • i calcio-antagonisti, usati per ipertensione e angina (es. nifedipina, amlodipina). Si ritiene interferiscano con il metabolismo del collagene nelle cellule gengivali, causando accumulo di tessuto;
  • gli anticonvulsivanti, per epilessia e dolore neuropatico (es. fenitoina). Fino al 50% dei pazienti in terapia cronica con fenitoina possono sviluppare iperplasia;
  • gli immunosoppressori, per trapianti o malattie autoimmuni (es. ciclosporina). Fino al 30-70% dei pazienti possono manifestare iperplasia, influenzando la proliferazione dei fibroblasti.

Il meccanismo generale è l’alterazione del metabolismo del tessuto connettivo gengivale, che promuove una crescita eccessiva; la reazione è spesso dose-dipendente e peggiora con una scarsa igiene orale.

Alla luce di questo, l’intervento del dentista richiede stretta collaborazione con il medico curante; infatti, non bisogna mai sospendere il farmaco autonomamente, piuttosto il dentista valuta con il medico la possibilità di sostituire il farmaco o ridurre del dosaggio, se clinicamente fattibile, oltre che di migliorare l’igiene orale, fondamentale per ridurre l’infiammazione e limitare la crescita gengivale.

Se l’iperplasia è grave e persiste, si può ricorrere alla rimozione chirurgica del tessuto in eccesso.

Sintomi e complicazioni dell’iperplasia gengivale

L’iperplasia gengivale si manifesta con sintomi che possono influenzare la salute orale e la qualità della vita, e se non trattata, può portare a gravi complicazioni. I sintomi tipici includono:

  • gengive gonfie e ingrossate, con aumento di volume che può coprire parzialmente i denti;
  • sanguinamento gengivale;
  • arrossamento o alterazione del colore;
  • dolore o sensibilità, che possono manifestarsi con l’infiammazione o difficoltà nell’igiene orale;
  • difficoltà a mangiare o parlare;
  • impatto estetico, dovuto alla proporzione alterata tra gengive e denti;
  • alitosi.

Se non trattata adeguatamente, l’iperplasia gengivale può sfociare nelle seguenti complicazioni:

  • gengiviti e parodontiti, dato che l’ingrossamento crea “tasche” che favoriscono l’accumulo di placca, portando a infiammazione (gengivite) e, se non curata, a parodontite, con distruzione dell’osso di supporto e rischio di perdita dei denti;
  • difficoltà nell’igiene orale, poiché gengive ingrossate rendono difficile la pulizia, creando un circolo vizioso che aggrava l’infiammazione;
  • aumento del rischio di carie: , per via della difficoltà nella pulizia quotidiana..

Diagnosi dell’iperplasia gengivale

La diagnosi accurata dell’iperplasia gengivale è essenziale per identificare la causa scatenante e individuare il trattamento migliore. Presso il Centro ROA di Catania, gli odontoiatri partono sempre con una visita clinica approfondita, esaminando le gengive (colore, consistenza, sanguinamento, estensione dell’ingrossamento), valutando l’igiene orale e misurando le profondità di sondaggio delle tasche gengivali.

Si passa, poi, alle radiografie, endorali o panoramiche, fondamentali per valutare l’osso alveolare e rilevare eventuali perdite ossee, tipiche della parodontite e si procede con l’anamnesi farmacologica e sistemica, con la raccolta di informazioni su farmaci assunti (specialmente quelli induttori di iperplasia) e patologie sistemiche (es. diabete, leucemia, variazioni ormonali) che possono influenzare la salute gengivale.

Infine, la diagnosi differenziale è fondamentale per distinguere l’iperplasia da altre patologie (tumori, cisti, ascessi).

Trattamenti per l’iperplasia gengivale

Il successo del trattamento dell’iperplasia gengivale dipende dalla causa e dalla gravità. Gli approcci adottati dagli odontoiatri del Centro ROA possono essere non chirurgici o chirurgici e comprendono:

  • la terapia causale (pulizia professionale, miglioramento igiene orale), primo e fondamentale passo, soprattutto per cause legate a placca e tartaro. Include igiene orale professionale (detartrasi e levigatura radicolare) e istruzioni per l’igiene domiciliare. Un rigoroso controllo della placca può ridurre o risolvere l’ingrossamento;
  • la revisione farmacologica (in collaborazione col medico), per iperplasia farmaco-indotta;
  • il trattamento chirurgico (gengivectomia o laserterapia), se l’iperplasia è grave, fibrotica o refrattaria agli altri trattamenti. Nello specifico, la gengivectomia prevede la rimozione del tessuto in eccesso con bisturi tradizionale, elettrobisturi o laser, mentre la laserterapia è un approccio minimamente invasivo con minor sanguinamento, dolore e tempi di guarigione più rapidi, oltre a un’azione decontaminante.

Presso il Centro ROA si utilizzano tecnologie avanzate e approcci minimamente invasivi per ripristinare un contorno gengivale sano e armonioso, facilitare l’igiene e migliorare l’estetica. La scelta della tecnica, ovviamente, è sempre personalizzata.

Quando è necessaria la chirurgia gengivale?

La chirurgia gengivale è indicata quando gli approcci conservativi non sono sufficienti, o quando l’ingrossamento è talmente grave da compromette sia la funzionalità, che l’estetica. Nello specifico, l’intervento chirurgico si rivela necessario in caso di:

  • iperplasia fibrotica, tessuto denso che non risponde alla pulizia;
  • compromissione funzionale quando l’eccesso di tessuto interferisce con masticazione, fonazione o eruzione dei denti;
  • difficoltà nell’igiene orale, quando l’ingrossamento impedisce una pulizia efficace, aumentando il rischio di carie o parodontite;
  • grave impatto estetico.

In tutti questi casi, le tecniche chirurgiche adottate dagli odontoiatri del Centro ROA mirano a rimuovere l’eccesso e rimodellare il contorno e includono la gengivectomia tradizionale (bisturi), la laserterapia (meno invasiva, minor sanguinamento e dolore, guarigione rapida), l’elettrobisturi e la chirurgia guidata (per casi complessi, pianificazione precisa).

Grazie all’utilizzo di strumenti all’avanguardia e tecniche innovative, il Centro ROA offre vantaggi davvero notevoli, come massimo comfort (tecniche avanzate, sedazione), sicurezza (chirurghi esperti, ambiente sterile), tempi di guarigione rapidi e risultati estetici e funzionali ottimali.

Prevenzione dell’iperplasia gengivale

Prevenire l’iperplasia gengivale è fondamentale e, spesso, raggiungibile attraverso:

  • un igiene orale quotidiana accurata: spazzolare i denti almeno 2 volte al giorno (mattina e sera e, idealmente, dopo ogni pasto) per 2 minuti, usando spazzolino a setole morbide e, soprattutto, filo interdentale o scovolini interdentali ogni giorno per pulire gli spazi e sotto il bordo gengivale;
  • controlli regolari dal dentista e sedute di igiene professionale: visite periodiche (ogni 6 mesi o secondo indicazioni) per detartrasi professionale e monitoraggio della salute gengivale;
  • informare il dentista sull’uso di farmaci: specialmente calcio-antagonisti, anticonvulsivanti e immunosoppressori per monitorare effetti collaterali;
  • l’attenzione a variazioni ormonali e malattie sistemiche: pazienti in gravidanza, pubertà o con patologie sistemiche (es. diabete, leucemia) devono informare il dentista e mantenere la loro condizione sotto controllo.

Adottando queste pratiche e mantenendo un dialogo costante con il dentista, si riduce significativamente il rischio di iperplasia gengivale.

Domande frequenti sull’iperplasia gengivale

L’iperplasia gengivale è dolorosa?

Non direttamente, ma le gengive ingrossate tendono a sanguinare facilmente e l’infiammazione associata può causare dolore o sensibilità al tatto e durante la masticazione. La difficoltà nell’igiene può anche portare a dolore da placca o tartaro.

Può regredire spontaneamente?

Nella maggior parte dei casi, no. Se la causa (es. scarsa igiene o farmaci) persiste, l’iperplasia tende a non regredire da sola. La rimozione della causa o un intervento professionale sono quasi sempre necessari per un miglioramento significativo.

Quanto dura il trattamento?

La durata varia: da poche settimane per le forme legate all’igiene (con pulizia professionale e miglioramento domiciliare) a diversi mesi per regressioni da cambio farmaco. L’intervento chirurgico richiede solitamente 1-2 settimane per la guarigione iniziale, ma la completa maturazione dei tessuti può richiedere mesi.

Dopo l’intervento chirurgico quanto tempo serve per guarire?

La fase di guarigione iniziale, con lieve dolore e gonfiore, dura circa 1-2 settimane. In questo periodo, è fondamentale seguire le istruzioni post-operatorie del dentista per l’igiene. La completa guarigione e il rimodellamento dei tessuti richiedono diverse settimane o mesi.

Perché rivolgersi al Centro ROA

Scegliere il Centro Odontoiatrico ROA di Catania per il trattamento dell’iperplasia gengivale significa affidarsi a un’eccellenza nel campo dell’odontoiatria che vanta un’esperienza trentennale e uno staff altamente specializzato.

Chirurghi odontoiatrici esperti sono specificatamente formati nell’uso di tecnologie digitali, come la chirurgia assistita da software, che consente pianificazioni precise e procedure più rapide, sicure e minimamente invasive e adottano un approccio multidisciplinare, collaborando con specialisti e, se necessario, con il medico curante del paziente, per un piano di trattamento integrato.

Inoltre, il comfort del paziente è la priorità: dopo aver varcato la soglia del centro, ci si imbatte in un ambiente sereno e accogliente, in grado di fornire spiegazioni chiare e supporto costante.

Contattaci per una consulenza specialistica e scopri come il Centro ROA può aiutarti a risolvere il problema dell’iperplasia gengivale con efficacia e sicurezza!

Il Dott. Giuseppe Galvagna è un esperto odontoiatra e chirurgo specializzato presso il Centro ROA, con una carriera caratterizzata dalla ricerca dell’eccellenza nella salute orale. La sua formazione accademica in implantologia e anatomia, unita a un Master in Chirurgia Guidata, evidenzia il suo impegno nell’aggiornamento continuo. Come Deputy Regent dell’ICD per la Sicilia, si impegna per gli standard più elevati in odontoiatria. Con una pratica professionale dal 1999 a Catania, offre una gamma completa di servizi odontoiatrici con un focus sull’etica e la qualità. Il Centro ROA, uno dei più importanti in Italia ed Europa, riflette l’impegno del Dott. Galvagna per la salute orale attraverso cure di alta qualità e moderna igiene.