Cisti gengivale: sintomi, cause e prevenzione

Cisti gengivali

Mantenere una corretta igiene orale è indispensabile per preservare la salute non solo di bocca, denti e gengive ma dell’intero organismo. Sottovalutare lo spazzolamento, l’uso di prodotti adatti e, soprattutto, le visite regolari dall’odontoiatra può, alla lunga, comportare l’insorgenza di problemi e disturbi di varia natura, più o meno gravi. Tra questi rientrano le cisti dentali, che possono essere di varia tipologia e richiedono particolare attenzione sia nella cura, sia nella risoluzione.

Cos’è una cisti dentale?

La cisti dentale, conosciuta anche come cisti odontogena, consiste in una raccolto di fluido mucoso, sieroso o gassoso all’interno della cavità ossea. Questo fluido è avvolto da un rivestimento di tessuto epiteliale, quindi appare come una piccola sacca colma di liquido che si sviluppa all’interno delle strutture dentali ed è separata dall’ambiente circostante da un guscio epiteliale.

In genere, la cisti dentale si forma a seguito di necrosi pulpare che, a sua volta, può essere causata da carie profonde, traumi o pulpiti; in sostanza, si tratta di complicanze che posso derivare da problemi molto più ampi legati, sempre e comunque, alla salute dei denti.

Esistono 3 tipologie di cisti dentale:

  • cisti radicolare o periapicale: si localizza tendenzialmente nella zona anteriore della mascella e, nella maggior parte dei casi, è totalmente asintomatica. La sua grandezza varia da 5 millimetri a qualche centimetro e rappresenta circa 2/3 delle cisti dentarie diagnosticate. La causa principale risiede nella necrosi della polpa dentale, cioè quando il tessuto morbido posto al di sotto dello strato più duro del dente perde la sua vitalità e, di conseguenze, riduce l’apposto di ossigeno, sangue e nutrienti. Per porre rimedio è possibile ricorrere a una terapia a base di antinfiammatori ma, se l’infiammazione persiste, si può rimuovere l’apice radicolare o, nei casi più gravi estrarre direttamente il dente interessato;
  • cisti follicolare o dentigera: ha origine genetica, quindi non è possibile compiere alcuna forma di prevenzione. Si forma, in genere, durante l’età dello sviluppo e prima della completa fuoriuscita di un dente. Per risolvere, è necessario ricorrere all’asportazione chirurgica del dente e/o della stessa cisti;
  • cisti parodontale: si forma lateralmente alla radice di un dente ed è causata da una forma di parodontite, cioè una malattia cronica di origine batterica che attacca il sistema di supporto del dente (osso e gengiva). Il trattamento prevede, quindi, prima la cura della parodontite e, successivamente, l’intervento chirurgico per l’asportazione della cisti in anestesia locale.

Sintomi di una ciste dentale

Le cisti dentali consistono in lesioni generalmente asintomatiche, soprattutto quando sono di piccole dimensioni; tuttavia, se aumentano in grandezza, possono iniziare a causare alcuni sintomi che richiedono molta attenzione, come:

  • dolore;
  • gonfiore gengivale;
  • tumefazione dell’osso mandibolare o mascellare;
  • rigonfiamento del labbro;
  • mobilità dentale;
  • Alitosi.

Ciò che rende particolarmente pericolose le cisti dentali è proprio il fatto che, nelle prime fasi, sono del tutto asintomatiche e, nella maggior parte dei casi, il paziente ne scopre la presenza solo in occasione di una radiografia (eseguita, tra l’altro, per altri motivi).

Cisti dentale: cause

Come accennato precedentemente, la causa principale delle cisti dentali risiede nella necrosi pulpare, cioè nel processo infiammatorio acuto che interessa la polpa del dente. Detto questo, le cisti dentali possono svilupparsi anche in altre circostanze, quali:

  • estrazione dentale non eseguita correttamente, che può lasciare residui di tessuto che favoriscono la formazione delle cisti;
  • inclusione dentale, che crea un ambiente favorevole alla comparsa delle cisti dentali;
  • intervento di devitalizzazione non andato a buon fine, che al pari degli altri casi crea terreno fertile per lo sviluppo di cisti dentarie.

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Conseguenze se non curate

All’insorgenza di uno o più sintomi precedentemente elencati, è opportuno rivolgersi immediatamente a un odontoiatra. Eseguire una diagnosi tempestiva è, infatti, fondamentale per intervenire quanto prima ed evitare che la cisti degeneri e comporti conseguenze più gravi sia per la salute orale, sia per l’estetica del sorriso.

Se trascurata o non curata, una cisti dentaria può aumentare le sue dimensioni e attaccare una porzione sempre più estesa di tessuti del dente e delle gengive, al punto da provocare prima la distruzione dell’osso e, in seconda battuta, quella del dente.

Cisti dentale: rimedi

Per eliminare una cisti dentale è necessario l’intervento di un odontoiatra, che può mettere in atto molteplici rimedi; la scelta dipende, sostanzialmente, dalla tipologia della cisti e dalla gravità delle condizioni del paziente.

Le principali opzioni a disposizione dello specialista sono le seguenti:

  • drenaggio, indicato per svuotare le cisti più piccole e circoscritte, rendendole innocue;
  • asportazione chirurgica, preceduta comunque dal drenaggio, oltre che dalla rimozione dello strato di epitelio;
  • apicectomia, che consiste nella rimozione dell’apice del dente coinvolto;
  • estrazione del dente, unica soluzione per i casi più gravi e complessi.

Cisti dentale cosa fare per prevenirle

Se in molti casi non è possibile prevenire la formazione delle cisti dentali, è comunque consigliato mettere in atto alcune buone abitudini per mantenere una corretta igiene orale e ridurre perlomeno i rischi. Tra queste rientrano:

  • lavare i denti correttamente dopo ogni pasto;
  • fissare visite regolari dal dentista;
  • eseguire una pulizia dei denti professionale almeno 1 volta all’anno, se non ogni 6 mesi;
  • sottoporsi a esami di screening (come radiografie) per diagnosticare tempestivamente eventuali patologie in corso, cisti dentali comprese.

Domande frequenti

Quali sono i rimedi naturali per contrastare il dolore?

La cisti dentale, se sintomatica, può comportare dolore. In questi casi, è possibile eseguire impacchi di ghiaccio per ridurre il gonfiore e alleviare sia il dolore, sia un’eventuale tumefazione. Se il dolore persiste, si può preparare un infuso a base di chiodi di garofano con il quale eseguire sciacqui orali più volte al giorno.

In caso di gonfiore gengivale, il gel di aloe vera è un vero e proprio toccasana grazie alle sue proprietà disinfettanti. Lo stesso vale per la propoli: bastano 20 gocce da applicare direttamente sulla parte dolorante per fruttarla come antibiotico naturale.

La cisti gengivale è un tumore?

La cisti gengivale viene definita come un tumore benigno del cavo orale che, molto raramente, risulta essere canceroso. Tuttavia, se trascurata o non trattata adeguatamente, può dare origine a un ameloblastoma, un tumore benigno della mascella e/o della mandibola che, nel tempo, può rivelarsi anche invalidante.

Cisti bianca gengivale nel neonato

Anche nei neonati possono presentarsi cisti bianche gengivali: in questi casi si parla di perle di Epstein, grandi circa 1-3 millimetri, molto simili a piccole perle (appunto) che compaiono sulle gengiva o sul palato. Sono colme di cheratina e di formano durante lo sviluppo del feto a causa di cellule epiteliali intrappolate.

La loro caratteristica principale risiede nel non richiedere alcun trattamento: si tratta di formazioni benigne che si risolvono spontaneamente nell’arco di qualche settimana o mese.

Cosa succede se non si toglie una ciste dentale?

Se non trattate o curate a dovere, le cisti dentali possono crescere e provocare danni alle ossa, alle gengive e ai denti circostanti, oltre che infezioni molto più gravi.

Come togliere cisti in bocca?

Le cisti dentali vengono rimosse tramite intervento chirurgico, solitamente eseguito in anestesia locale.

Cosa succede se si buca una ciste?

Se una cisti si buca o si rompe, il liquido contenuto al suo interno può fuoriuscire e causare un’infiammazione acuta della zona circostante, aumentando al contempo di rischio di infezione, dolore e gonfiore.

Conclusione

Le cisti dentali, al pari di qualsiasi altro disturbo del cavo orale, meritano attenzione e non devono essere in alcun modo sottovalutate. Se trascurate o non adeguatamente trattate possono, infatti, causare infezioni e complicanze più gravi. Rivolgersi a uno specialista, quindi a un odontoiatra esperto, è il primo passo per eseguire una diagnosi accurata, trovare il trattamento più adatto e risolvere definitivamente il problema.

Il Dott. Giuseppe Galvagna è un esperto odontoiatra e chirurgo specializzato presso il Centro ROA, con una carriera caratterizzata dalla ricerca dell’eccellenza nella salute orale. La sua formazione accademica in implantologia e anatomia, unita a un Master in Chirurgia Guidata, evidenzia il suo impegno nell’aggiornamento continuo. Come Deputy Regent dell’ICD per la Sicilia, si impegna per gli standard più elevati in odontoiatria. Con una pratica professionale dal 1999 a Catania, offre una gamma completa di servizi odontoiatrici con un focus sull’etica e la qualità. Il Centro ROA, uno dei più importanti in Italia ed Europa, riflette l’impegno del Dott. Galvagna per la salute orale attraverso cure di alta qualità e moderna igiene.