Le patologie che possono coinvolgere i denti sono numerose, ma senza dubbio la carie è la più comune e la più fastidiosa. Se caricato, infatti, un dente può provocare dolore e deteriorarsi al punto da dover essere estratto, con tutte le conseguenze del caso.
Per questo motivo, è molto importante prendersi cura della propria igiene orale e fare molta attenzione ai sintomi tipici di questo disturbo; tuttavia, dato che soprattutto nelle fasi iniziali la carie può essere invisibile e asintomatica, è consigliato eseguire controlli odontoiatrici di routine, in modo che il dentista possa individuare precocemente il problema e prevenire spiacevoli conseguenze.
Presso il Centro R.O.A., i nostri odontoiatri sono in grado di compiere diagnosi accurate e suggerire i migliori trattamenti per prevenire e curare qualsiasi tipo di carie, anche quelle interdentali.
Cos’è la carie tra due denti?
Le carie possono formarsi in diverse zone del dente e anche tra due denti adiacenti. In base alla loro collocazione si distinguono in:
- carie ai denti del giudizio, poiché questi ultimi sono più difficili da raggiungere e da pulire;
- carie tra due molari, altrettanto difficili da pulire;
- carie del colletto, cioè la parte del dente prossima alla gengiva;
- carie sugli incisivi, che si verificano quando il tartaro e la placca si accumulano nella parte posteriore dei denti;
- carie sotto la corona dentaria, che si formano su un dente precedentemente curato su cui è stata applicata una corona per ricostruirlo.
Ma la tipologia più comune è indubbiamente la carie interdentale, che si sviluppa tra le superfici di due denti adiacenti. Ciò avviene perché, nonostante la saliva, i movimenti della lingua e la masticazione favoriscano l’autopulizia della bocca, lo spazio interdentale è estremamente ridotto e l’accumulo di placca e residui si rivela più complicato da rimuovere con un semplice spazzolino da denti.
Le carie interdentali si formano principalmente nei denti posteriori, dove le superfici di contatto sono decisamente più estese, e la loro posizione le rende pressoché invisibili anche al dentista. Per individuarle, infatti, è spesso necessario compiere esami approfonditi, come una radiografia, e intervenire tempestivamente per evitare conseguenze anche spiacevoli.
Carie interdentale come riconoscerla?
La carie interdentale rientra tra quella patologie orali che, se non adeguatamente curate, possono compromettere gravemente la dentatura. Nonostante sia spesso asintomatica, in molti casi si manifesta con un quadro sintomatologico abbastanza chiaro:
- mal di denti, anche piuttosto intenso;
- dolore quando si ingeriscono sostanze zuccherate;
- sensibilità a freddo e al caldo;
- accumuli di cibo tra un dente e l’altro;
- presenza di un alone scuro sullo smalto;
- gengiviti e infiammazioni delle gengive, che causano fastidio e sanguinamento;
- filo interdentale che si spezza durante l’utilizzo.
In assenza di sintomi, l’unico modo per individuare le carie interdentali e trattarle tempestivamente consiste nel sottoporsi a regolari controlli odontoiatrici. Tra l’altro, grazie all’evoluzione tecnologica degli strumenti diagnostici, è possibile rilevare precocemente i primi segnali di demineralizzazione dello smalto anche in zone difficilmente raggiungibili. Tra le migliori tecniche diagnostiche, utilizzate anche presso il Centro R.O.A., rientrano:
- l’esame visivo, che comporta l’osservazione diretta dei denti per rilevare cambiamenti di colore, oppure opacità;
- l’esame tattile, che prevede l’uso di una sonda dentale per analizzare manualmente la superficie dentale per identificare crepe o punti molli;
- la radiografia, con la quale è possibile visionare la struttura interna del dente alla ricerca di carie non visibili a occhio nudo;
- la transilluminazione, che si avvale di una fonte luminosa per analizzare le zone interdentali e individuare eventuali carie;
- gli strumenti laser, che permettono di identificare precocemente le carie interdentali.
Le tecniche illustrate possono essere impiegate singolarmente o in combinazione tra loro in base alla condizione clinica del paziente.
Come curare una carie interdentale?
Il trattamento delle carie interdentali cambia in base alla gravità della lesione cariosa e allo stato di erosione del dente. In ogni caso, l’obiettivo è di intervenire il prima possibile per evitare danni irreversibili all’intera dentatura.
In una fase iniziale è ancora possibile rimediare o, comunque, prevenire il peggioramento della condizione continuando con un’accurata igiene orale, spazzolando i denti almeno 2 volte al giorno, utilizzando un dentifricio al fluoro, passando il filo interdentale e usando il collutorio.
Se, però, la carie è già in via di sviluppo, allora è necessario l’intervento dell’odontoiatra che, a seconda del caso specifico, decide con quale trattamento procedere. I più comuni sono:
- sigillanti e infiltrazioni, a base di resine artificiali che permettono di creare una barriera e fermare la progressione della carie;
- trattamenti professionali al fluoro, che aiutano a remineralizzare e rafforzare lo smalto dentale.
Quando la carie si presenta a uno stadio piuttosto avanzato e ha già formato una cavità, bisogna procedere con trattamenti più invasivi, che possono comprendere:
- il trattamento canalare, cioè la rimozione del nervo infetto e il riempimento della parte interna con una speciale otturazione;
- le otturazioni, cioè la rimozione del materiale cariato e il riempimento della cavità con amalgama, materiali ceramici o resine composite;
- l’applicazione di corone, necessaria se il danno è piuttosto severo;
- l’estrazione dentale, riservata ai casi estremi, cioè quando il dente è eccessivamente danneggiato e non può essere salvato in alcun modo.
Grazie all’approccio conservativo e mininvasivo, gli odontoiatri del Centro R.O.A. sono in grado di preservare il tessuto dentale sano e ottimizzare il risultato finale, evitando intervento successivi. Ovviamente, è molto importante che il paziente, dopo la rimozione della carie, continui a prendersi cura della sua igiene orale.
Quali sono le cause di una carie interdentale?
Esattamente come tutte le altre tipologie, anche la carie interdentale si forma a seguito della combinazione di più fattori. I principali sono:
- cattiva igiene orale;
- accumulo di placca batterica;
- alimentazione ricca di cibi e bevande zuccherate.
L’insieme di questi fattori non fa altro che favorire la proliferazione dei batteri cariogeni, che trasformano gli zuccheri in acidi in grado di attaccare lo smalto sui denti e formare le carie. Ecco perché i bambini sono i pazienti più colpiti in tal senso: lo smalto dei loro denti da latte è ancora sottile e, quindi, più vulnerabile e sono senza dubbio più propensi ad assumere dolci, caramelle, succhi di frutta e altri cibi ricchi di zucchero.
Per far sì che i più piccoli non incorrano nella formazione delle carie interdentali, è necessario praticare una buona igiene orale già in presenza dei primi denti da latte e limitare il consumo di cibi e bevande eccessivamente zuccherati.
Quanto costa curare una carie interdentale
Curare una carie interdentale ha un costo variabile, che dipende dalle condizioni del dente e dallo stato di progressione della carie. I linea generale, si parte da un minimo di 100 euro per una semplice otturazione o per un intarsio dentale, per arrivare anche intorno ai 1000 euro per procedere con un impianto dentale.
Domande frequenti
Fa male togliere una carie?
No, grazie alle tecniche moderne e all’anestesia, togliere una carie è totalmente indolore. Al massimo, il paziente può avvertire un leggero fastidio o una certa sensibilità subito dopo il trattamento, ma tendono a scomparire spontaneamente in breve tempo.
Curare carie interdentale fa male?
No, curare la carie interdentale non fa male, a meno che non venga fatta l’anestesia.
Conclusione
Le carie interdentali rientrano tra le patologie orali più fastidiose e insidiose. Possono essere inizialmente asintomatiche e, quindi, difficili da diagnosticare, ma una volta individuate è necessario intervenire tempestivamente per limitare i possibili danni.
Gli odontoiatri del Centro R.O.A., grazie alla loro esperienza e alla grande professionalità, sono in grado di eseguire diagnosi accurate, adottare l’approccio terapeutico più indicato e dare i migliori consigli per mantenere la cavità orale in ottima salute in un’ottica di prevenzione.

Il Dott. Giuseppe Galvagna è un esperto odontoiatra e chirurgo specializzato presso il Centro ROA, con una carriera caratterizzata dalla ricerca dell’eccellenza nella salute orale. La sua formazione accademica in implantologia e anatomia, unita a un Master in Chirurgia Guidata, evidenzia il suo impegno nell’aggiornamento continuo. Come Deputy Regent dell’ICD per la Sicilia, si impegna per gli standard più elevati in odontoiatria. Con una pratica professionale dal 1999 a Catania, offre una gamma completa di servizi odontoiatrici con un focus sull’etica e la qualità. Il Centro ROA, uno dei più importanti in Italia ed Europa, riflette l’impegno del Dott. Galvagna per la salute orale attraverso cure di alta qualità e moderna igiene.